7 pensieri su “

  1. Beh, è vero, salvo il fatto che poi i predatori da cui si difendeva, alla fine se li mangiava. E quindi la predazione domina;-)

  2. La domesticazione di alcuni predatori (cane, gatto) è forse anch’essa una forma di predazione, sicuramente una forma di appropriazione, ma particolarmente raffinata. Intelligente, appunto.

  3. @ anonimo: già, non ci avevo pensato. Certo, dal punto di vista della preda, questa è una predazione migliore dell’essere semplicemente mangiati. (Mi è venuta in mente questa risposta vedendo la gatta della vicina che dormiva al sole in giardino sulla *mia* sedia).

    @ inqui: hem… quale G? quale voce? devo chiedere a Carmen o mi è sfuggito qualcosa?;-)

  4. Per una prospettiva almeno originale sulla distribuzione dei ruoli predatore/preda ai primordi della nostra specie ti consiglio molto The Songlines di Chatwin.

    In sintesi: predazione un accidente…

    Se qualcuno è in cerca di un motivo simbolico per non mangiare carne, ne esiste uno piuttosto cogente: la solidarietà fra prede.

    Carmen

  5. Leggerò senz’altro Chatwin per sapere qualcosa su come stavano le cose a quei tempi, ma penso anche tu concorderai che da un bel po’ non abbiamo più predatori che riescano abitualmente ad avere la meglio su di noi. Non vedo quindi motivo di solidarietà fra prede, dato che noi non lo siamo più da parecchio tempo. Piuttosto mi sembra cogente quel desiderio semplice espresso mirabilmente da Kafka con l’espressione “voler uscire dalla fila degli assassini”.

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